Gran Sasso d’Italia: le Dolomiti appenniniche sono un’emozione sempre, ogni volta che ti ci trovi davanti è sempre come la prima volta e sai che presto tornerai a trovarlo.
E’ simile a un rapporto d’amore, di quelli che non ti stanchi mai, che ti emozionano, con cui riesci sempre a trovare qualcosa che ti fa pensare che vivere è qualcosa di fantastico.
Arrivarci da Castel del Monte e avere la visione della dorsale che ti sorride quando appare sull’ultimo valico, ti fa pensare che non ti stancherai mai di fare quella strada che ti porta in un luogo così magico, dopo aver visto lungo la strada i suoi antichi paesi arroccati sui dolci contrafforti che precedono l’arrivo su Campo Imperatore.
Poi hai solo l’imbarazzo della scelta, quella di scegliere quale sentiero iniziare quel giorno per poter godere dei panorami che per l’ennesima volta ti farà dono, salire sul Monte Camicia o sul Monte Prena, andare sul Corno Piccolo o sul Corno Grande? Qualsiasi sarà la scelta, sarà sempre quella giusta.
L’altopiano di Campo Imperatore evoca luoghi lontani, hai davvero la sensazione di trovarti in un piccolo Tibet, mancano solo gli Yak, è interessante soffermarsi ad osservare il paesaggio, un paesaggio veramente unico e irripetibile. La tentazione di entrare a camminare nel piccolo canyon scavato da un antico ghiacciaio è forte, ed entrarci ti trasmette la forza del ghiaccio che è riuscito a scavare i tempi remoti questo antico calcare.
Poi cominci a camminare e ti insinui nei meravigliosi luoghi reconditi che la natura da queste parti ti regala, un dono inaspettato, che in realtà ti aspettavi, ma che in tutti i casi ti stupiscono.
E’ esattamente questo che ti spinge a tornare, sempre come se non ci fossi mai stato, per poi finire una meravigliosa giornata in uni dei tanti posti in cui potrai celebrarla mangiando qualcosa di unico, accompagnato da quel nettare che puoi trovare solo in questa regione: il Montepulciano d’Abruzzo!
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